Mostra dell'artista Romano Cosci alla Pontificia Università della Santa Croce

Nei giorni scorsi è stata inaugurata la mostra “In cammino con Cristo. Opere a soggetto sacro" dell'artista Romano Cosci, alla presenza del Prelato dell'Opus Dei, mons. Javier Echevarría.

L'esposizione, curata da Giuseppe Cordoni, raccoglie opere in bronzo, terracotta, pittura ad olio e disegni dell’artista di Pietrasanta, riguardanti due tematiche: il racconto evangelico e la figura di san Josemaría Escrivá. 

Ad inaugurare la mostra e a benedire l’immagine della Madonna, Sede della Sapienza, che presiede ora l’Aula Álvaro del Portillo nella Pontificia Università della Santa Croce, è stato il Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere dell'Università, mons. Javier Echevarria, il quale ha ricordato come san Josemaría, “fin dai primi momenti dell'Opera incoraggiava pittori, scultori, ecc., a facilitare con la loro arte la pietà dei fedeli. Non solo: raccomandava loro anche di pregare prima di mettersi al lavoro. Mi viene in mente un episodio risalente agli anni 50 del secolo scorso, del quale sono stato testimone. San Josemaría chiese a un fedele della Prelatura, artista, che tutti i giorni, prima di mettersi a scolpire un'immagine del Crocifisso, recitasse un Credo: così, una volta finita la scultura — diceva —, gli sarebbe stato più facile fare un atto di dolore e di amore guardando il Signore sulla Croce”.

I curatori hanno voluto dedicare la mostra a san Josemaría nel centodecimo anniversario della sua nascita. Non è solo un fattore di committenza riguardante il fondatore dell’Opus Dei a determinare questa scelta dell’artista, ma di influsso del messaggio di san Josemaría nel percorso artistico-creativo di Cosci, come ha sottolineato Cordoni.

Secondo il critico e curatore della mostra, “la prerogativa stilistica di Cosci scultore risiede nella sintesi ‘linguistica’ perfetta fra l’esito emozionale della ‘visione’ e la profondità del simbolo che la trascende”. Qualifica il suo stile come ‘luminismo tattile’, “un sentire con lo sguardo ciò che le ditta scorgono modellando”.

Il giorno successivo all'inaugurazione, l’artista ha tenuto un vivace incontro con studenti e professori “in azione”, fatto non solo di domande e risposte ma anche di esercitazione nel disegno per esprimere le idee, come ha spiegato lo stesso artista:  "riesco meglio a esprimere le idee con le mani che con le parole".

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