Il significato dei colori nella Messa durante l’anno liturgico

Il viola, il verde, il rosso, il bianco, il rosato e l’azzurro caratterizzano il calendario liturgico. Ogni colore fa risaltare un aspetto della vita di Gesù e introduce il sacerdote e il fedele nel mistero dei sacramenti. Nella celebrazione, il sacerdote si riveste di Cristo; agisce e parla, non a proprio nome, ma «in persona Christi».

Sommario

1. Che significato hanno i colori nella Messa?

2. Cosa significano i diversi colori dell’anno liturgico nella Messa?

- Viola

- Verde

- Bianco

- Rosso


Che significato hanno i colori nella Messa?

«La santa Chiesa… nel corso dell’anno distribuisce tutto il mistero di Cristo e commemora il giorno natalizio dei santi». In tal modo, nel corso dell’anno ripercorriamo i vari episodi della vita del Signore e della storia della salvezza. In questo itinerario della Chiesa, i colori e le forme delle vesti liturgiche manifestano i Misteri che si manifestano nella diversità dei tempi liturgici. La Chiesa in ogni Messa ci presenta i colori che evocano meglio le azioni salvifiche di Gesù e la loro efficacia sacramentale durante l’anno liturgico. Così, c’è un’unità armonica in tutto ciò che compone la santa Messa. Parole, gesti, azioni e oggetti.

Testi di san Josemaría per la meditazione

Abbi venerazione e rispetto per la Santa Liturgia della Chiesa e per ogni rito in particolare. —Seguili fedelmente. — Non vedi che noi, piccoli uomini, abbiamo bisogno che perfino le cose più nobili e grandi entrino attraverso i sensi? (Cammino, n. 522).

Nella Chiesa scopriamo Cristo, che è l'Amore dei nostri amori. E noi dobbiamo desiderare per tutti questa vocazione, questa gioia intima che inebria le nostre anime, la limpida dolcezza del Cuore misericordioso di Gesù. (La Chiesa nostra Madre, n. 21).

Vivere la santa Messa significa rimanere in preghiera continua, con la convinzione che per ciascuno di noi si tratta di un incontro personale con Dio: lo adoriamo, lo lodiamo, gli chiediamo tante cose, lo ringraziamo, facciamo atti di riparazione per i nostri peccati, ci purifichiamo, ci sentiamo una cosa sola, in Cristo, con tutti i cristiani.

Forse qualche volta ci siamo domandati come poter corrispondere a tanto amor di Dio, e forse vorremmo vedere esposto chiaramente un programma di vita cristiana. La soluzione è facile ed è alla portata di tutti i fedeli: partecipare con amore alla santa Messa, imparare nella Messa a mettersi in rapporto con Dio, perché in questo Sacrificio è contenuto tutto ciò che il Signore vuole da noi.

Permettetemi di ricordarvi ciò che tante volte voi stessi avete osservato: lo svolgimento delle cerimonie liturgiche. Seguendole con attenzione è molto probabile che il Signore faccia scoprire a ciascuno di noi dove dobbiamo migliorare, quali vizi sradicare, come impostare il nostro rapporto fraterno con tutti gli uomini (È Gesù che passa, n. 88).

Dobbiamo ricevere il Signore, nell'Eucaristia, come si ricevono i grandi della terra, anzi, meglio!: con ornamenti, luci, vestiti nuovi...

— E se mi domandi che pulizia, che ornamenti e che luci devi avere, ti risponderò: pulizia nei tuoi sensi, uno per uno; ornamenti nelle tue facoltà, una per una; luce in tutta la tua anima (Forgia, n. 834).

Cosa significano i diversi colori dell’anno liturgico nella Messa?

Viola

Gli ornamenti liturgici viola si usano nelle Messe dei cosiddetti “tempi forti”, Avvento e Quaresima, e in quelle dei defunti (Istruzione Generale del Messale Romano (IGMR), n. 346). E questo perché «è un colore discreto e serio. Simbolo dell’austerità, della penitenza, della profondità spirituale e della preparazione. (…) Il viola si ottiene dalla combinazione del rosso con l’azzurro. In questo miscuglio alcuni autori hanno visto l’unione del colore rosso, che è simbolo dell’amore, e dell’azzurro, simbolo dell’immortalità. Altri vedono l’unione tra il cielo, rappresentato dall’azzurro, e la terra, rappresentata dal rosso».

Così, il colore viola nelle Messe per i defunti ci manifesta la visione soprannaturale, la vicinanza di Dio, di fronte alla realtà della morte. Allo stesso tempo, durante i “tempi forti”, il viola ci ricorda lo spirito di penitenza al quale la Chiesa ci invita. Tuttavia, si può scegliere il colore rosa nelle «domeniche di Gaudete (la terza domenica d’Avvento) e Laetare (la quarta domenica di Quaresima), per ricordare a chi digiuna e fa penitenza la vicinanza del Natale e della Pasqua e quindi la fine della penitenza».

Verde

Il verde si usa nelle Messe del Tempo Ordinario. Mentre a Natale si considera l’inizio della vita di Gesù e a Pasqua la parte finale, il Tempo Ordinario non celebra un particolare mistero ma la globalità del mistero di Cristo: la sua predicazione, l’umiltà, la signoria, l’umanità, la divinità e la missione. Questo tempo si situa tra il Natale e la Quaresima e dopo la Pasqua sino all’Avvento.

Il simbolismo del colore verde è associato al mondo della natura e della vegetazione, evocando le idee della fecondità, dell’abbondanza, del rifiorire e della forza (tutti collegati al suo termine latino viridis, viriditas). E forse proprio da ciò deriva il senso di speranza che caratterizza questi periodi: la speranza della venuta del Messia e la speranza della Risurrezione salvifica.

Bianco

In genere il bianco è associato alla pace, alla serenità, purezza o al divino. La Chiesa ha inteso questo colore anche come simbolo della santità di Dio, per cui nella liturgia della Messa troviamo il colore bianco nella celebrazione «dell’Ufficio e delle Messe del Tempo Pasquale e della Natività del Signore; poi, nelle celebrazioni del Signore, escluse quelle della Passione, della beata Vergine Maria, dei Santi Angeli, dei Santi non martiri, nella solennità di Tutti i Santi (1° novembre), nella festa di san Giovanni Battista (24 giugno), nelle feste di san Giovanni Evangelista (27 dicembre), della Cattedra di san Pietro (22 febbraio) e della conversione di san Paolo (25 gennaio)» (cfr. IGMR, n. 346). Nelle feste della santissima Vergine Maria, nelle quali ordinariamente si usa il bianco, sono anche ammessi ornamenti di colore azzurro perché simbolo di purezza e verginità.

Rosso

La liturgia usa il colore rosso nelle Messe dello Spirito Santo, che discese sugli Apostoli come lingue di fuoco, e per le Messe della Passione e dei Martiri. Potremmo dire che la scelta del colore evoca in modo simbolico il fuoco dello Spirito Santo e il sangue dei Martiri e prima di tutto il Sangue di Cristo sparso per noi. Secondo l’Istruzione Generale del messale Romano, gli ornamenti rossi si usano «la domenica della Passione e il Venerdì Santo, la domenica di Pentecoste, nelle celebrazioni della Passione del Signore, nelle feste natalizie degli apostoli e degli Evangelisti e nelle celebrazioni dei santi Martiri» (n. 346). Tutte queste sono occasioni nelle quali contempliamo il mistero dell’amore di Dio per gli uomini attraverso il dolore e il sacrificio.

Testi di san Josemaría par la meditazione

L’arte sacra deve portare a Dio, deve rispettare le cose sante; è ordinata alla pietà e alla devozione. Nel corso di molti secoli, la migliore arte è stata quella di carattere religioso, perché era sottomessa a questa regola; perché in tutto salvava la natura propria del suo fine. (Lettera 3, 22b).

Quale miglior modo di cominciare la Quaresima? Il rinnovamento della fede, della speranza e della carità è la fonte dello spirito di penitenza, che è desiderio di purificazione. La Quaresima non è solo un'occasione per intensificare le nostre pratiche esteriori di mortificazione: se pensassimo che è solo questo, ci sfuggirebbe il suo significato più profondo per la vita cristiana, perché quegli atti esterni — vi ripeto — sono frutto della fede, della speranza, dell'amore. (È Gesù che passa, n. 57).

Assistendo alla Santa Messa imparerete a trattare ciascuna delle tre Persone divine: il Padre che genera il Figlio; il Figlio, generato dal Padre; lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio. Trattando una qualunque delle tre Persone trattiamo un unico Dio; e trattandole tutte e tre, la Trinità, trattiamo ugualmente un solo Dio unico e vero. Amate la Messa, figli miei, amate la Messa. Fate la comunione con fame, anche se siete freddi e pieni di aridità: fate la comunione con fede, con speranza, con ardente carità. (È Gesù che passa, 91)