Cardinal Rouco: “Il matrimonio è uno strumento di evangelizzazione di prim’ordine”

Il 21 settembre 2012, il cardinale arcivescovo di Madrid ha presieduto la chiusura della fase diocesana della causa di canonizzazione dei Servi di Dio, Paquita Domínguez Susín e Tomás Alvira Alvira, coniugi ed entrambi fedeli della Prelatura dell’Opus Dei.

'Molto di più che nel 1939, che è tutto dire!': frase di san Josemaría su una fotografia dei coniugi Alvira.

Alla presenza degli otto figli viventi dei coniugi e di numerosi devoti dei due Servi di Dio, che riempivano la cripta della pontificia basilica di san Michele, a Madrid, il cardinale Rouco Varela ha sottolineato che “persone come questi coniugi sono uno strumento di evangelizzazione di prim’ordine per le giovani generazioni”.

Il cardinale Rouco ha ricordato che “ci troviamo davanti a un esempio della vocazione alla santità che il concilio Vaticano II ha alimentato come chiamata universale di tutti i battezzati, un cammino che san Josemaría Escrivá ha illuminato e divulgato sin dal 1928”.

“In casa nostra si respirava un clima di straordinario affetto perché essi si prodigavano per noi”

Per il cardinale arcivescovo di Madrid “questo processo di canonizzazione conferma, come dice Benedetto XVI, che essere santo non significa fare cose strane o cose spettacolari, o che queste persone siano immacolate. Si può invece pensare a una lotta decisa per stare uniti a Dio nelle cose ordinarie e vivere dediti agli altri”. Il cardinale si è detto pieno di gioia per il fatto che un numero crescente di laici sia coinvolto nei processi di canonizzazione e ha sottolineato che “la Chiesa vuole proporre modelli di santità tra le persone che hanno vissuto pienamente la loro vocazione matrimoniale”.

“Oggi è un giorno di festa per molti cristiani del mondo intero, e ancor più per le molte persone di ogni tipo e condizione che ricorrono all’intercessione dei Servi di Dio Tomás e Paquita e ottengono grazie dal Cielo, come testimoniano i favori raccolti in questi anni”. Con queste parole don José Carlos Martín, postulatore della causa, si è rivolto al centinaio di persone presenti alla sessione di chiusura del processo diocesano di canonizzazione dei coniugi Alvira. La cerimonia, che è durata circa un’ora e mezza, si è svolta nella cripta della Pontificia basilica di san Michele ed è stata presieduta dal cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco Varela.

“Oggi è un giorno di festa per molti cristiani del mondo intero, e ancor più per le molte persone di ogni tipo e condizione che ricorrono all’intercessione dei Servi di Dio Tomás e Paquita'.

Durante la cerimonia è stato messo in evidenza il modo con il quale i Servi di Dio hanno saputo fondere il proprio amore coniugale con l’amore di Dio.

“Attualmente, grazie all’impulso dato da Giovanni Paolo II, diversi i processi di canonizzazione di coniugi si trovano nella fase istruttoria in varie diocesi”

Alla cerimonia erano presenti otto dei nove figli della coppia. Pilar Alvira, la quarta figlia, sottolinea a proposito dei genitori “la straordinaria capacità di amare. In casa nostra si respirava un clima di straordinario affetto perché essi si prodigavano per noi e ci hanno insegnato a fare lo stesso gli uni per gli altri”.

In tal modo si è conclusa la fase diocesana del Processo di Canonizzazione che era cominciato il 19 febbraio 2009, quando il cardinale di Madrid aveva presieduto la sessione di apertura.

Durante la cerimonia sono state chiuse e sigillate le casse contenenti più di diecimila pagine con le prove documentali e testimoniali raccolte dal tribunale dal febbraio del 2009 e che saranno inviate a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi per essere studiate. La Congregazione esaminerà tutta la documentazione al fine di concedere i Decreti di validità e a quel punto avrà inizio l’elaborazione della Positio super vita et virtutibus et famae sanctitatis di ognuno dei Servi di Dio.

Tomás e Paquita in una foto da fidanzati. Si conobbero nel 1926, in un viaggio di studi a Barcellona.

Una breve biografia

Tomás Alvira (1906-1992) è stato Professore ordinario di Scienze Naturali e Ricercatore del CSIC, fondatore di Fomento de Centros de Enseñanza e di una Scuola di Magistero. Ha scritto numerose opere nel campo delle Scienze Naturali e della Pedagogia moderna.

Nel 1971 andarono a Roma e stettero con san Josemaría, grande amico di Tomás da quando si conobbero un primo di settembre del 1937.

Francisca Domínguez (1912-1994) è stata insegnante in scuole pubbliche in diverse località dei Pirenei aragonesi fino al giorno delle nozze, avvenute a Saragozza il 16 giugno 1939.

Fedeli allo spirito dell’Opus Dei, hanno trasmesso ai loro nove figli e a molte altre persone un esempio di vita cristiana, coltivando una vita di intensa pietà e lottando per praticare le virtù e trasformare la loro casa in “un ambiente familiare luminoso e allegro”, una definizione che san Josemaría pronunciava spesso.

Gli Alvira desideravano conoscere diverse località. Qui sono in visita a San Sebastián.

Altre coppie di sposi

Fino ad oggi sono avvenute nella Chiesa due beatificazioni di coppie di coniugi: quella di Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi (2001) e quella dei genitori di santa Teresa del Bambino Gesù, Luigi Martin e Zelie Guérin, nel 2008. Attualmente, grazie all’impulso dato da Giovanni Paolo II, diversi i processi di canonizzazione di coniugi si trovano nella fase istruttoria in varie diocesi, come quello di Manuel Casesnoves e Adela Soldevila a Valencia, quello di Fernando Crespo e María Miguel a León e quello dei coniugi Balmorì in Messico.