La Messa di Pasqua in terrazzo a Roma

Un parroco del centro di Roma ha celebrato la Messa di Pasqua dal campanile della chiesa, mentre i fedeli partecipavano ognuno dal proprio balcone.

Don Pietro Bongiovanni è il parroco della parrocchia di San Salvatore in Lauro, chiesa che si trova nel centro storico di Roma. Come tanti sacerdoti in tutta Italia, con l’inizio delle misure di contenimento della pandemia si è attivato per collegarsi in streaming con i suoi parrocchiani per celebrare la Messa e vivere con loro altri momenti di preghiera. Don Pietro dedica inoltre alcune ore al giorno a parlare al telefono con i parrocchiani più anziani o soli.

Ma dal momento che quella di quest’anno sarebbe stata una Pasqua anomala che, come dice don Pietro “il Signore ci ha chiesto di vivere nel deserto”, il parroco di San Salvatore in Lauro ha pensato a “un modo nuovo per coinvolgere i fedeli del quartiere”: celebrare la Messa di Pasqua sulla cupola della chiesa.

Già nei giorni precedenti era salito in cima alla cupola per impartire la benedizione o semplicemente per salutare i parrocchiani che si affacciavano al loro balcone, ma quello che è successo a Pasqua per il parroco è stato commovente: “Hanno partecipato alla Messa in tantissimi, saranno state 300 persone, ognuno dal proprio balcone o terrazza. Questa cosa ha dato un respiro di comunità e di partecipazione. Quando ho alzato l’ostia dopo la consacrazione, mi sono emozionato pensando che Gesù in quel momento poteva guardare direttamente i suoi figli. È stata un’emozione profonda.”

Oltre a questo, don Pietro, insieme alle altre parrocchie con cui collabora, dice di aver assistito a “un vero miracolo di solidarietà”. Infatti, in seguito agli appelli fatti nei suoi collegamenti streaming perché “nessuno si sentisse abbandonato”, ha iniziato a ricevere donazioni di soldi e generi alimentari per sostenere i poveri della zona. Ma i doni sono arrivati in tale quantità - “stiamo assistendo a dimostrazioni di carità a livelli massicci”, ha commentato don Pietro - che si sono potuti condividere anche con molte parrocchie di periferia, come quella di San Basilio, nell’omonimo quartiere periferico di Roma, e con gli istituti penitenziari Regina Coeli e Rebibbia.