36. In che cosa consiste sostanzialmente il messaggio cristiano?

Quasi in ogni pagina del Vangelo ci imbattiamo in personaggi che si chiedono qualcosa su Gesù: da dove viene, come mai insegna con tanta autorità, da dove deriva il suo potere, perché fa miracoli, perché sembra opporsi alle tradizioni, perché le autorità lo respingono. Sono domande che si fecero allora e si sono continuate a fare lungo i secoli. A queste domande se ne sono aggiunte altre sul Gesù storico: che lingua parlava, che rapporto aveva con Qumran, è esistito davvero Ponzio Pilato?

Consiste nell’annuncio di Gesù Cristo. Egli è la buona notizia (vangelo) che proclamavano dall’inizio gli apostoli, come scrive San Paolo: “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi predicai, che riceveste, nel quale vi mantenete fermi, e per il quale siete salvati ... Perché vi trasmisi in primo luogo lo stesso che io ricevetti: che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu sepolto e che resuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; e che apparve a Cefa, e poi ai dodici” (1 Cor 15, 1-5). Questo messaggio si riferisce direttamente alla morte e resurrezione di Gesù per la nostra salvezza e include che Gesù è il Messia (Cristo) inviato da Dio, così come era stato promesso a Israele. L’annuncio di Gesù Cristo comprende pertanto la fede in un Dio unico, creatore del mondo e dell’uomo, e protagonista principale della storia della salvezza.

Il messaggio cristiano annuncia che con Gesù Cristo si è realizzata in pienezza la rivelazione di Dio all’uomo: “all’arrivare la pienezza dei tempi, inviò Dio suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per redimere quelli che stavano sotto la legge, affinché ristabilissimo la adozione di figli” (Gal 4, 4-5). Gesù rivela chi è Dio in una maniera nuova e più profonda di quella che aveva il popolo di Israele; rivela Dio come suo Padre in forma unica fino ad arrivare a dire: “Il Padre ed io siamo una cosa sola” (Gv 10,30). Appoggiandosi sull’insegnamento degli Apostoli, la Chiesa annuncia Gesù Cristo come Figlio di Dio e vero Dio, della stessa natura del Padre.

Gesù durante la sua vita sulla terra agì con il potere e lo Spirito di Dio che stava in Lui (Lc 4,18-21), e inoltre promise di inviare lo Spirito dopo la sua resurrezione e glorificazione unito al Padre (Gv 14, 16; et.). Quando gli Apostoli ricevettero lo Spirito Santo il giorno di Pentecoste compresero che Gesù aveva compiuto la sua promessa dal cielo, e sperimentarono la sua forza trasformatrice. Lo Spirito Santo continua a vivificare la Chiesa come la sua anima. Il messaggio cristiano include pertanto lo Spirito Santo, vero Dio e terza Persona della Santissima Trinità.

Il messaggio cristiano annuncia, con le parole di Gesù Cristo, il Regno di Dio (Mc 1, 15). Gesù riempì di contenuto questa espressione simbolica indicando con essa la presenza di Dio nella storia umana e al termine della stessa, e l’unione di Dio con l’uomo. Gesù annunciava che il Regno di Dio era già iniziato con la sua presenza fra gli uomini e con le sue azioni liberatrici dal potere del demonio e del male (Mt 12, 28).

Questa presenza e azione di Gesù Cristo continua nella Chiesa per la forza dello Spirito Santo. La Chiesa è nella storia umana come il germe e il seme di questo Regno, che culminerà gloriosamente con la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. Frattanto in essa si afferma, mediante il Battesimo, una nuova relazione con Dio, quella di figlio di Dio unito a Gesù Cristo, che avrà il suo culmine dopo la morte, nella resurrezione finale. Cristo continua a essere presente nella Chiesa nell'Eucarestia e anche negli altri Sacramenti, segni efficaci della grazia. Mediante l’azione dei cristiani, se vivono la carità, si va manifestando l’amore di Dio a tutti gli uomini. Tutto questo fa parte del messaggio cristiano.