Pubblicato il 9° volume di “Studia et Documenta”.

La rivista "Studia et Documenta" esamina scientificamente la storia di San Josemaría e dell'Opus Dei .

E' appena uscito il nono volume (2015) della rivista “Studia et Documenta" dell'Istituto Storico San Josemaría Escrivá, suddiviso, come al solito, in cinque parti: un quaderno monografico, una sezione di studi e note, un'altra riservata alla pubblicazione di documenti, un'altra ancora contenente notizie di attualità e, infine, una sezione a carattere bibliografico.

Il tema monografico a cui è dedicata la prima parte del presente volume tratteggia la figura di Monsignor Álvaro del Portillo, beatificato lo scorso 27 settembre e del quale è stato celebrato il centenario della nascita nel 2014. Si tratta di quattro articoli, preceduti da un'introduzione, che esaminano i diversi aspetti della vita del successore di san Josemaría nel governo dell'Opus Dei; articoli che non si presentano come lavori di sintesi, bensì come studi che intendono precisare dati o mettere a disposizione del lettore quegli strumenti interpretativi atti a promuovere future ricerche sul nuovo beato, figura chiave nella storia dell'Opus Dei.

Il primo articolo, scritto dal prof. F. Requena, è incentrato sulle persone dei professori di teologia del beato Álvaro del Portillo; san Josemaría volle dare ai primi membri dell'Opera una scrupolosa formazione ecclesiastica, e per questo motivo scelse con cura un corpo docenti di prestigio e qualificato. Questa accurata formazione è la chiave di lettura per approfondire quegli aspetti della futura attività di Don Álvaro, cominciando dalle responsabilità nel governo dell'Opus Dei, passando per le relazioni intessute con teologi e canonisti del ventesimo secolo, i lavori svolti nel Concilio Vaticano II o la revisione del Codice di Diritto canonico.

In particolare, nel secondo articolo di questa sezione monografica, il prof. Manuel Valdés ripercorre la sua attività nel Concilio Vaticano II sottolineandone l'operato in qualità di segretario della Commissione conciliare De Disciplina Cleri et Populi Christiani, nonché il suo contributo nei lavori che culminarono nella stesura finale del Decreto Presbiterorum Ordinis.

Gli ultimi due articoli del monografico riguardano gli aspetti della vita di Monsignor del Portillo nel governo dell'Opus Dei. Nel primo, il prof. Carlo Pioppi elabora uno studio sul fenomeno dell'espansione dell'Opus Dei, negli anni 1978/1933, in alcuni paesi del Sud America (Bolivia, Honduras, Trinidad e Tobago, Repubblica Dominicana e Nicaragua) e in Europa (Svezia, Finlandia, Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia). A questo lavoro seguirà un secondo articolo che verrà pubblicato prossimamente su “Studia et Documenta". Nell'ultimo articolo, la prof.ssa M. E. Ossandón si sofferma sul tema dell'amicizia intercorsa fra il beato Álvaro e san Giovanni Paolo II. Una relazione suffragata dal sentimento filiale che Monsignor del Portillo nutriva per il Papa, essendo più giovane, e che segnò gran parte degli anni in cui stette al governo dell'Opus Dei.

La sezione Studi e Note raccoglie tre articoli sui diversi aspetti della vita di san Josemaría e sull'espansione dell'Opus Dei. L'articolo del prof. J. F. Baltar prende in esame gli studi di legge di san Josemaria nell'Università di Saragozza. Seguendo in parte un consiglio di suo padre, intraprese studi civili di diritto che gli permisero di frequentare un ambiente esterno al seminario in cui ebbe modo di svolgere un'intensa attività di apostolato fra i suoi professori e i compagni. Segue una ricerca del prof. Nicolás Álvarez sulla sua predicazione di esercizi spirituali a sacerdoti diocesani tra gli anni 1938/1942. Servendosi di alcuni appunti sull'argomento e dalle testimonianze scritte di coloro che ascoltarono quelle meditazioni, vengono qui analizzati la struttura, il contenuto e le fonti della predicazione nel quadro dell'iter biografico del fondatore dell'Opus Dei e nel contesto storico-spirituale della Chiesa in Spagna, segnata dalla recente fine della Guerra Civile.

Chiude questa sezione uno studio riguardante la fondazione, nel 1978, della Nagasaki Seido School, una scuola elementare per ragazze che costituisce la prima scuola in Giappone nata dagli insegnamenti di san Josemaría. Prendendo spunto da uno scritto sullo stesso tema apparso nel volume I (2007) di Studia et Documenta, si analizzano inoltre gli esordi dell'Opus Dei in Giappone e a Nagasaki.

Nella sezione Documenti riservata a documenti inediti, il prof. A. Méndiz presenta tre lettere circolari scritte da san Josemaría a Burgos e indirizzate a tutti i membri dell'Opus Dei tra il 1938 e il 1939. Il grande tema di fondo che traspare in esse è la ripresa delle attività dell'Opera, interrotte dalla guerra, un nuovo impulso che Josemaría descrive con tanto fervore ed entusiasmo.

La sezioneNotiziario raccoglie una rassegna delle presentazioni, avvenute a Pamplona, Burgos e Roma del Diccionario de San Josemaría Escrivá de Balaguer, promosso dall'Istituto Storico San Josemaría Escrivá (coordinato dal suo dipartimento in Spagna – CEDEJ) e pubblicato dalla Casa Editrice Monte Carmelo nel 2013. Sono altresì esposti gli interventi realizzati da Inmaculada Alva, Pedro Ángel Deza e Francisco Gil in occasione di tali eventi.

Nellasezione Bibliografica il lettore trova due recensioni: la prima, del prof. L. Cano, riguarda l'edizione critico-storica del libro Es Cristo que pasa, mentre l'altra, a firma del prof. M. De Salis, si riferisce al Diccionario de San Josemaría Escrivá de Balaguer. Questa sezione comprende anche 14 schede bibliografiche ed un elenco curato da J. M. Fernandéz e S. Martínez con la bibliografia sull'Opus Dei, i fedeli laici e le iniziative apostoliche nel periodo 2003/2009.