Ordinazione di tre diaconi a Roma

Il Prelato ha conferito l'ordinazione diaconale a tre fedeli dell'Opus Dei. Sono il brasiliano Sidnei Presneda e i due spagnoli Juan José Muñoz e Rubén Mestre. La cerimonia è stata celebrata a Roma.

La ceremonia è stata celebrata nella parrocchia di San Josemaría nel quartiere Ardeatino di Roma. Foto: Opus Dei (Information Office)

Di seguito l'omelia pronunciata dal mons. Echevarría:

Carissimi Sidnei, Juan José e Rubén.

Cari fratelli e sorelle.

1. I testi della Santa Messa di questa terza Domenica di Quaresima sono molto eloquenti e toccano il cuore: ci parlano della misericordia divina. Nell'orazione colletta abbiamo già chiesto a Dio: "Guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericordia" [1], e ci dia l'ottimismo cristiano della lotta per essere sempre più fedeli al Signore.

È un tema ricorrente in questo tempo liturgico, che trasmette una grande consolazione e un desiderio d'impegno spirituale. La Chiesa ci invita a seguire Gesù nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme per compiere il sacrificio della nostra salvezza: di tutta l'umanità e di ognuno di noi. È importante per questo rinnovare quotidianamente i desideri di conversione, che si manifestano nella preghiera insistente, nella mortificazione assidua, nella pratica delle opere di carità, con fatti quotidiani nei tre aspetti. Così corrispondiamo, nella misura delle nostre forze, ma con generosità, alla misericordia divina.

La più grande manifestazione della misericordia di Dio è l'incarnazione del Verbo e la sua morte in croce per la nostra salvezza. Dio ha tanto amato il mondo — scrive san Giovanni — da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna[2]. E san Paolo, nella seconda lettura, afferma: noi annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati (...) è potenza di Dio e sapienza di Dio[3].

La misericordia divina riempie tutta la terra. Non soltanto Egli ha inviato il proprio Figlio per salvarci mediante il sacrificio del Calvario e la sua gloriosa risurrezione, ma ha voluto che questa grazia rimanesse sempre attuale, fino alla fine dei tempi. A questo scopo ci ha lasciato la sua Parola nel Vangelo e ha consegnato alla Chiesa i sacramenti. È dunque logico che in ogni momento, ma in modo particolare quando celebriamo l'Eucaristia, rinnoviamo il nostro ringraziamento e ci proponiamo di approfittare al meglio di queste sorgenti di grazia, perché Gesù è stato inviato dal Padre per conversare, per parlare con gli uomini e con le donne: ha un grande interesse per tutta la nostra vita personale.

I nuovi diaconi sono: Sidnei Fresneda Herrera, dal Brasile; Juan José Muñoz García e Rubén Mestre Andrés, dalla Spagna. Foto: Opus Dei (Information Office)

2. Tra i sette sacramenti, l'Ordine occupa un posto singolare: grazie ai ministri sacri, infatti, la Chiesa può assolvere con pienezza la propria missione. Oggi ringraziamo Dio per l'ordinazione diaconale di questi nostri fratelli, che tra pochi mesi riceveranno il presbiterato. Ma già fin d'ora saranno partecipi della missione salvifica di Cristo nell'insegnamento della fede, nel servizio liturgico e in quello della carità. Vorrei riferirmi brevemente a questi uffici che, in realtà, sono aspetti dell'unico ministero di Cristo Mediatore.

In primo luogo, carissimi futuri diaconi, dovete insegnare al popolo la via della salvezza, indicata dai comandamenti della legge di Dio. Le dieci parole del Signore sul monte Sinai, consegnate a Mosè, sono dirette a tutti gli uomini e a tutte le donne, senza eccezione. Sono state inscritte da Dio stesso nella natura umana fin dalla creazione dei nostri progenitori; ma, perché non fossero dimenticate, il Signore ha voluto che restassero anche elencate nella Sacra Scrittura. Ma noi dobbiamo testimoniarlo anche con la nostra condotta quotidiana, in modo che la gente veda Gesù quando guarda noi.

Non dimentichiamo che i comandamenti non sono una legge imposta dall'esterno, lontana dai nostri più intimi impulsi e desideri, bensì sono pienamente confacenti alla natura umana. Siamo stati creati da Dio per raggiungere la beatitudine eterna e la strada è questa: non ce n'è un'altra. Inoltre contiamo sempre sull'aiuto del Signore. Sant'Agostino afferma: «Dio non comanda l'impossibile; ma quando comanda ti ammonisce di fare quello che puoi, di chiedere quello che non puoi»[4], proprio perché ci ama.

Il giogo del Signore non pesa, quando si prende con amore; lo abbiamo confessato nel salmo responsoriale: la legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima (...). I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi[5].

3. Due parole soltanto su gli altri compiti che vi aspettano. Con l'ordinazione diaconale, diventate collaboratori del Vescovo e dei presbiteri nel servizio liturgico. Non solo perché potrete amministrare ai vostri fratelli e sorelle la santa Comunione come ministri ordinari; ma perché toccherà a voi curare con particolare amore tutto ciò che riguarda il culto divino: l'altare, il tabernacolo, i calici, e così via. Sì, Gesù vi aspetta!: trattatelo con molta delicatezza.

Infine, per quanto concerne il servizio della carità, in stretta unione con il Vescovo, ricordate che, «servendo Cristo negli altri, con umiltà e pazienza», dovete condurre i vostri fratelli da Lui, dal Re, perché servirlo è regnare[6]. Se in qualche cosa dovete spiccare, sia nello spirito di servizio. San Josemaría ci ha insegnato che bisogna farsi tappeto perché gli altri possano camminare sul morbido[7]. Non si tratta di una bella frase, aggiungeva; dovrebbe essere una realtà nella vita di ogni cristiano, e particolarmente di chi è stato chiamato a servire nel ministero ordinato. Ci ha anche insegnato che più che nel «dare», la carità consiste nel “comprendere"[8].

Faccio gli auguri ai parenti ed amici dei nuovi diaconi; vi raccomando di continuare a pregare per loro e per tutti i ministri sacri, a cominciare dal Papa e fino all'ultimo diacono appena ordinato. Pregate anche per me, affinché sia ogni giorno di più il servo buono e fedele che il Signore si aspetta. E preghiamo anche perché il Signore susciti molte vocazioni al sacerdozio.

Affidiamo le nostre suppliche alla Madonna, in quest'anno mariano a Lei dedicato nell'Opus Dei. Poniamo specialmente sotto la sua protezione tutte le famiglie, elementi fondamentali della società, e specialmente le famiglie cristiane, chiamate ad essere vere chiese domestiche. Così sia.

Sia lodato Gesù Cristo!

La galleria fotografica completa con tutte le foto in alta qualità


[1] Domenica III di Quaresima, Colletta.

[2] Domenica III di Quaresima (B), Acclamazione al Vangelo (cfr. Gv 3, 16).

[3] Domenica III di Quaresima (B), seconda lettura (1 Cor 1, 22-24).

[4] Sant'Agostino, De natura et gratia 43, 50 (PL 44, 271); citato dal Concilio di Trento.

[5] Domenica III di Quaresima (B), Salmo responsoriale (Sal 18, 8-9).

[6] cfr Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 36.

[7]San Josemaría, Forgia, n. 562.

[8]San josemaría, Cammino, n. 463.