Il ticket del cuore

Gli studenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma doneranno il ricavato del galà di Natale a sostegno di un’iniziativa in favore delle persone che non possono permettersi di pagare il ticket per le prestazioni sanitarie.

Su impulso della Cappellania del Policlinico, gli studenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno pensato di devolvere in beneficenza tutto il profitto dell’evento Gran Galà di Natale per l’iniziativa “Un ticket dal cuore”. L’evento natalizio, alla sua quinta edizione, si contraddistingue ogni anno per una causa di beneficenza particolare, e quest’anno sono stati venduti più di novecento biglietti.

L’iniziativa “Un ticket dal cuore” è un’idea della Cappellania del Policlinico a sostegno di tutte le persone che, a causa degli elevati prezzi di alcune visite mediche, non hanno abbastanza mezzi per portare a termine il proprio iter terapeutico, che potrebbe portare a un miglioramento di condizione e in alcuni casi anche salvare loro la vita.

fare del bene rimane la cosa più bella che si possa desiderare

“Per questo motivo - sottolineano i rappresentanti dell’associazione studentesca Campus Sharing sul loro profilo Facebook - la nostra partecipazione al Gran Galà di Natale assumerà un sapore diverso. Trascorreremo insieme una serata indimenticabile, con la consapevolezza che fare del bene rimane la cosa più bella che si possa desiderare.”

Alcuni mesi fa, don Robin, cappellano dell’Università, aveva espresso il desiderio di avviare il progetto “Un ticket nel cuore”, e l’iniziativa dell’associazione studentesca Campus Sharing e di tutti gli studenti coinvolti darà una grande spinta a questa impresa.

È sempre più frequente conoscere persone che non possono permettersi di pagare un ticket per prestazioni sanitarie (don Robin, cappellano del Policlinico)

Così commentava un anno fa don Robin “È sempre più frequente conoscere persone che non possono permettersi di pagare un ticket o un’ecografia, e per questo motivo è necessario moltiplicare iniziative del genere. Anche questo è un modo di servire gli altri con gioia, come diceva il beato Álvaro nell’omelia di inaugurazione del Campus, 24 anni fa”.

Augusto Ferrini, rappresentante degli studenti presso il senato accademico, iscritto al quinto anno di medicina, ha sottolineato il desiderio di voler dare continuità al sostegno dell’iniziativa da parte degli studenti: “Insieme a don Robin e ai colleghi stiamo valutando le possibilità future per sostenere il progetto del ticket”.