Corpus Domini: Cristo presente nella vita delle persone

In occasione della solennità del Corpus Domini, don Mauro Leonardi riflette sul senso della processione del Corpus Domini e sull’importanza di portare Cristo nelle strade.

A Roma, quest'anno per la prima volta, la processione del Corpus Domini presieduta dal Santo Padre si terrà in un quartiere periferico della capitale, Casal Bertone. Fino a due anni fa la processione presieduta dal Papa si teneva nel centralissimo itinerario che da San Giovanni in Laterano portava a santa Maria Maggiore; l'anno scorso era stata spostata a Ostia, nella periferia della diocesi. Quest'anno, seguendo le linee direttrici del suo pontificato, il Sommo Pontefice la farà in una periferia romana, come già avviene in molte diocesi italiane.

La solennità del Corpus Domini nacque nel 1200 in Belgio

La solennità del Corpus Domini nacque nel 1200 in Belgio per sottolineare la presenza reale di Cristo nell'Eucarestia in antitesi a coloro che parlavano di una presenza di Gesù solo simbolica. Accompagnata da diversi eventi straordinari, questa celebrazione venne estesa dai pontefici di allora all'intera Chiesa e fin da subito trovò come suo elemento caratteristico proprio la “Processione”, ovvero il trasportare Cristo eucaristico in un ostensorio sotto un baldacchino per le vie della città.

si tratta di mostrare che Cristo è presente nella vita quotidiana della gente

In questo senso, se l'adorazione di Cristo nelle chiese e nei monasteri è lo specifico del Giovedì Santo - basti pensare alla diffusissima consuetudine delle visite al Santissimo Sacramento riposto nel "monumento" del Giovedì santo dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini - l'adorazione di Cristo per le strade è la devozione specifica nella Solennità del Corpus Domini: si tratta di mostrare che Cristo è presente non solo nei Tabernacoli delle chiese ma anche nella vita quotidiana della gente.

Una foto di san Paolo VI a Ostia nel 1968. Fonte: Vatican News

San Paolo VI cinquant’anni fa diceva: “Noi togliamo dal segreto silenzio dei nostri Tabernacoli, al quale solo gli iniziati, vogliamo dire i fedeli credenti e devoti, educati ai misteri della nostra religione, possono accedere coscientemente, la santissima Eucaristia; e la portiamo fuori, in faccia alla società laica e profana, in mezzo alle piazze, alle vie, alle case, dove si svolge la vita terrena, affannata nelle sue faccende temporali” (Paolo VI, Solennità del «Corpus Domini», Lido di Ostia, Giovedì 13 giugno 1968).

la solennità del Corpus Domini ci ricorda che è proprio nella strada che il cristiano deve trovare Cristo e portare Cristo

Sicuramente sarà una coincidenza, ma la località scelta quest'anno da papa Francesco per la processione si trova a pochissima distanza dalle strade che poche settimane fa sono state teatro di tensione e che hanno fatto discutere riguardo al diritto di alcune famiglie di etnia Rom ad essere assegnatarie degli alloggi del Comune.
La decisione di papa Francesco è quindi semplicemente un’attualizzazione di quel portare Cristo nella "vita terrena, affannata nelle sue vicende temporali" di cui parlava più di cinquant'anni fa il santo pontefice Giovanni Battista Montini. Nel 1968, l'anno in cui avvenne la processione ad Ostia, l'Italia era nel pieno di quel fenomeno socio culturale che chiamiamo "il '68": oggi le emergenze e le sfide culturali sono altre. In ogni caso, come diceva san Josemaría quando affermava che "per un membro dell'Opus Dei la cella è la strada", la solennità del Corpus Domini ci ricorda che è proprio nella strada che il cristiano deve trovare Cristo e portare Cristo.