Benedizione di un quadro di san Josemaria a Ischia

Sabato 3 ottobre, nel santuario di san Francesco di Paola in Forio d'Ischia, è stata celebrata una Santa Messa in onore di san Josemaría ed è stato benedetto un dipinto che lo raffigura.

Il belvedere di Ischia (Napoli) intitolato al fondatore dell'Opus Dei.

La messa è stata celebrata da don Beato Scotti, parroco di Santa Maria di Montevergine, parrocchia che ha sede nel santuario, e don Michele Peláez, sacerdote dell'Opus Dei amico di molti ischitani.

Il dipinto che raffigura il fondatore dell’Opus Dei è stato realizzato dall'artista Roberto Russo della Sacred Art School di Firenze.

San Josemaria, san Francesco di Paola e Ischia

Il fondatore dell’Opus Dei era molto devoto a san Francesco di Paola perché, prima come seminarista e poi come giovane Ispettore, dal 1920 al 1924 aveva frequentato il seminario diocesano di Saragozza in Spagna, intitolato proprio a san Francesco di Paola.

Il dipinto è stato realizzato dall'artista Roberto Russo della Sacred Art School di Firenze.

Poco dopo essersi trasferito in Italia, il fondatore dell’Opus Dei, sentì subito il bisogno di chiedere l’intercessione di san Francesco di Paola, la cui devozione è molto radicata nel sud Italia: nel giugno del 1948, durante un viaggio da Roma a Reggio Calabria, che poi sarebbe proseguito in Sicilia, si recò in preghiera presso il santuario di san Francesco, a Paola (Cosenza), luogo in cui celebrò la Santa Messa e dove gli è stata dedicata un grande targa marmorea.

Oltre a questo speciale legame tra san Josemaria e san Francesco di Paola, durante l’omelia è stata ricordata l’amicizia tra il fondatore dell’Opus Dei e due ischitani a lui contemporanei, il cardinale Luigi Lavitrano e monsignor Giuseppe di Meglio.

Quando san Josemaría, proveniente dalla Spagna, arrivò a Roma nel 1946 per presentare a Pio XII le attività dell’Opus Dei, il cardinale Lavitrano fu proprio una delle prime personalità della Santa Sede che incontrò, venendo accolto affettuosamente dall’allora capo del Dicastero dei Religiosi.

Collocazione del dipinto

Fu infatti il cardinale Lavitrano a seguire da vicino il riconoscimento giuridico dell’Opus Dei da parte della Chiesa.
In particolare, tre importanti documenti dell’iter giuridico che ha poi portato alla configurazione dell’Opus Dei come prelatura personale portano la firma del cardinale Luigi Lavitrano:

la lettera - decreto “di lode del fine dell’Opus Dei” del 13 agosto 1946, nella quale si elogia il fondatore dell’Opus Dei per il suo apostolato nell’ambito di tutte le professioni civili;

il decreto “Primum Institutum” del 24 febbraio 1947, con cui Pio XII riconosce l’Opus Dei come istituzione universale della Chiesa;

il decreto di approvazione definitiva dell’Opus Dei come istituto di diritto pontificio del 16 giugno 1950.