Alle 7 della sera , mezzora prima del tramonto del sole nella località più a sud del mondo, è stato collocato un quadro con l’immagine di san Josemaría durante una cerimonia alla quale hanno partecipato numerose famiglie della comunità. La Messa è stata celebrata da don Pedro Reyes Vizcaino, che ha parlato della chiamata universale alla santità e ha sottolineato, come faceva san Josemaría, che la santità non è privilegio di pochi, ma obiettivo di tutti.

Nella canonizzazione di san Josemaría, il 6 ottobre 2002, Giovanni Paolo II aveva incoraggiato i fedeli dicendo: “Seguendo le sue orme, diffondete nella società, senza distinzione di razza, classe, cultura o età, la consapevolezza che siamo tutti chiamati alla santità”.

Il dipinto è stato benedetto e posto su una parete della parrocchia dedicata alla Madonna del Carmelo. San Josemaría non si stancava di diffondere la devozione alla Madonna nelle sue molteplici manifestazioni e raccomandava vivamente le consuetudini di pietà mariana, che i cristiani hanno adottato nel corso dei secoli, come la recita del Santo Rosario o l’uso dello scapolare del Carmine. San Josemaría dice in Cammino: Porta sul petto il santo scapolare del Carmine. Poche devozioni – ci sono molte e bellissime devozioni mariane – sono così radicate tra i fedeli e così ricche di benedizioni dei Pontefici. E poi, è così materno quel privilegio sabatino!

Don Pedro ha messo in evidenza anche l’importanza della presenza dell’immagine di san Josemaría nella Terra del Fuoco: “Vuol dire che trova compimento la chiamata del Signore quando ci dice: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”. Poi ha continuato: “La Chiesa nella Terra del Fuoco è agli estremi confini della terra e la devozione a san Josemaría accompagna questa evangelizzazione”.