Cominciano le attività della ‘Saxum Foundation’ in Terra Santa

Dal 6 al 12 novembre, ad Abu Gosh (a 18 km da Gerusalemme), si è svolta la prima iniziativa culturale promossa da ‘Saxum Foundation’, alla quale hanno partecipato 450 persone dei cinque continenti.

Una recente foto di Saxum.

“Dialoghi sulla Terra Santa” è il nome degli incontri che comprendono conferenze, visite ai luoghi santi e tavole rotonde, che si sono tenuti per stimolare la conoscenza e il rispetto reciproco tra persone di religioni diverse. Si sono ascoltate le conferenze di Yariv Levin (Ministro del Turismo di Israele), Andrew Briggs (Oxford University) ed Eric Cohen (direttore di Tikvah Fund).

Nel quadro di questa attività, il giorno 11 ha avuto luogo una Santa Messa di ringraziamento per l’inizio delle attività, celebrata dall’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, con l’intervento di alcuni rappresentanti di altre istituzioni della Chiesa presenti in Terra Santa.

Saxum, un progetto con tre serie di iniziative

Il progetto Saxum nasce per contribuire a far sì che i pellegrini in Terra Santa approfondiscano le radici della loro fede e per stimolare il dialogo interculturale e interreligioso. Saxum ha origine nel 1994, quando il beato Álvaro del Portillo, allora prelato dell’Opus Dei, visitò i luoghi santi. Rifacendosi a un desiderio di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, mons. Del Portillo invitò ad aprire un centro che adempisse questa funzione.

Il progetto, che sta per avere inizio, è costituito da tre principali attività: un centro di assistenza ai pellegrini, una zona residenziale dove avranno luogo le attività di formazione spirituale e una scuola alberghiera e di promozione sociale della donna.

Il Centro dei Visitatori (Saxum Visitor Center) metterà a disposizione un percorso didattico sulla Terra Santa – realizzato con una tecnologia avanzata di proiezioni, spiegazioni personali, audio-visivi e passatempi digitali –, sulla sua geografia, i luoghi santi, la Bibbia e gli eventi centrali della storia della salvezza. Migliaia di persone potranno prepararsi così ad avere un’esperienza più proficua del loro passaggio attraverso i luoghi santi.

Il Centro dispone di una piccola chiesa dove i gruppi di visitatori potranno partecipare alla messa e avvicinarsi al sacramento della riconciliazione. Può contare anche su un auditorio per presentazioni e conferenze. Nel Centro dei Visitatori si svolgeranno corsi per la formazione permanente di guide turistiche, che ogni anno dovranno guidare le migliaia di pellegrini.

Come spiega la direttrice, Almudena Romero, questo Centro è concepito per ogni tipo di visitatori: gruppi, famiglie o pellegrini individuali. “Pensiamo che sarà particolarmente utile per i cristiani delle differenti denominazioni; però – afferma Romero - ci aspettiamo che anche membri di altre religioni vorranno venire qui guidati da un interesse culturale” (qui l’intervista completa in spagnolo).

È previsto che le attività del Saxum Visitor Center abbiano inizio nel mese di maggio del 2017. In quel mese ci sarà un atto pubblico per far conoscere le sue attività alla popolazione locale e agli agenti turistici.

Il Centro delle Attività (Saxum Conference Center) organizzerà corsi di ritiro spirituale predicati da sacerdoti dell’Opus Dei. Come spiega il segretario generale della Saxum Foundation, Antonio Quintana, “vogliamo che questa iniziativa aiuti numerosi cristiani ad avere un rinnovato incontro con Cristo e a rafforzare così le radici della loro fede” (leggere l’intervista completa in spagnolo). La zona della residenza, che aprirà le porte nel mese di giugno del 2017, è dotata di 50 camere per gli ospiti, una cappella, una sala da pranzo e diverse aule e aree comuni.

Nello stesso periodo aprirà le porte il Centro di Sviluppo Sociale (Saxum Hospitality Training Center), un centro di formazione che mira a stimolare nuove forme di lavoro tra le persone della zona, sia nella gestione degli edifici di Saxum, sia attraverso l’abilitazione personale – per l’impiego o per l’apertura di micro-imprese – in settori collegati al turismo, alla gastronomia e all’attività alberghiera.

L’edificio di Saxum è ubicato non lontano da Emmaus, il villaggio verso il quale Gesù si diresse con due discepoli dopo la risurrezione.

Con la collaborazione di migliaia di persone

Saxum è in grado di aprire le porte grazie alla collaborazione di numerosi donatori di 50 paesi, dal 1995 ad oggi. Come spiega il Segretario Generale di questa iniziativa, “la promozione dei fondi necessari ci ha portato nei cinque continenti”. Poi aggiunge: “Posso assicurare che un progetto in Terra Santa è considerato qualcosa di proprio dai cristiani delle diverse parti del mondo, che collaborano entusiasti di lasciare un piccolo dono personale nella terra di Gesù”.

Nella pagina web www.saxum.org la Fondazione ha man mano dato informazioni intorno allo svolgimento delle diverse aree del progetto – Conference Center, Visitor Center e il Saxum Hospitality Center –, dei donativi che si andavano ottenendo, dei gruppi di persone che visitavano le istallazioni e di altre iniziative collegate con il progetto, come il “Camino de Emaús” e gli incontri con le guide turistiche. In questa pagina web si trovano anche numerose fotografie.